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22 gennaio 2016

DUE CHIAVARINE D'EPOCA

Oltre a piacermi un sacco il recupero dei mobili in stile shabby mi piace tantissimo il restauro tradizionale di mobili d'epoca. Ho restaurato diversi mobili di grandi dimensioni, non miei, ma anche più piccoli e di mia proprietà. Come queste due seggiole chiavarine degli inizi del '900. In questa foto si vedono entrambe: una già pulita e una da pulire.


Appena le ho viste al mercatino dell'antiquariato di Ovada me e sono innamorata: oltretutto erano in ottimo stato, solo un po' sporche e sbiadite e le ho comprate senza pensarci troppo. Mi ha colpito soprattuto l'intarsio dello schienale, di una finezza unica



In primis ho proceduto ad una lavatura con acqua calda e ammoniaca, procedimento  valido per tutti i mobili, compresi quelli impiallaciati, che serve anche a disinfettarli se non se ne conosce la provenienza. Ho usato il procedimento anche sul sedile in  paglia di Vienna che, in un primo tempo temevo di bagnare. In realtà la paglia di Vienna non si rovina con l'acqua perchè è fatta di giunco e viene bagnata quando si monta nei mobili (ma questo l'ho imparato dopo). A seguire ho siringato con l'antitarlo tutti i buchetti che ho trovato per poi passare alle operazioni di falegnameria, col ripristino di pezzi mancanti



In una seggiola mancava un pezzettino del sedile.....




........e la cuspide finale della spalliera......





I pezzi aggiunti ad un mobile si incollano con la colla di pesce, che si compra in granuli e si scioglie in un pentolino (da buttare perché diventa irrecuperabile) fino a che non raggiunge la consistenza del miele, però i pezzi piccoli e non soggetti a sforzi possono essere incollati col vinavil che ha una tenuta eccezionale. L'operazione seguente é stata quella di stuccare a dovere sia i buchi dei tarli sia i pezzetti aggiunti per poi scurire entrambe le sedie con mordente tinta noce, in polvere, sciolto  in acqua e ammoniaca. L'ultima operazione prima della luciatura é stata quella di passare una mano di turapori che rende uniforme la superficie e impermeabilizza il legno che, in questo modo, non assorbe la vernice....molto utile nel caso si voglia dipingere il mobile con qualche colore in previsione di cambiarlo in un secondo tempo.A questo punto sono passata alla verniciatura, quella tradizionale a tampone, con una vernicetta fatta con la gommalacca, prodotto naturale perché é la secrezione di un insetto. Si presenta a scaglie color ambra e si scioglie nell'alcool a 99°con una proporzione di 1 lt. di alcool x 75 grammi di prodotto. Va stesa con un tampone fatto di lana o cotone idrofilo fasciato in un un pezzo di cotone o, meglio ancora, di lino o garza o stoffa che non lasci pelucchi. Per farlo scorrer meglio si può metter sul tampone una goccia di olio di vasellina (senza esagerare) che aumenta la scorrevolezza del tampone. Il risultato di tutto questo lavoro eccolo qui......



...due splendide seggiole di Chiavari, note per la loro leggerezza ed eleganza. Le ho sistemate in ingresso ai lati di un mobile per macchina da cucire con due cuscini ricamati che sembrano nati per stare su quelle seggiole











Alla prossima......

1 commento:

  1. Molto interessante e le spiegazioni tecniche ben esposte. Bravissima Orne ti seguirò con piacere! Alla prossima e sm@kkotto

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